Marmellata di amarene

Cara scatola dei sogni,
è tempo di marmellate e conserve e come da tradizione familiare è il momento in cui le formichine si preparano a riempire le dispense per il lungo inverno.
Ho sempre visto mia madre preparare le marmellate, dapprima come spettatrice curiosa, poi come piccola aiutante, per arrivare infine ad essere totalmente autonoma e prendere il diploma di "marmellatrice".
Mi piaceva un sacco aiutarla e con grande orgoglio e soddisfazione dichiaravo la mia partecipazione a quanti assaggiavano.
Era ed è tuttora orgogliosissima della sua cantina, piena di tantissimi vasetti dai mille colori, marmellate dolci e salate, frutta sciroppata, verdure in conserva e sughi.
E come lei anche io, sono orgogliosissima della mia cantina, che con mio marito abbiamo ricavato in fondo al garage, e che rispecchia la tradizione dei mille colori.
Nel corso degli anni, dopo averne provate di ogni, ho trovato la ricetta ideale in base ai miei gusti personali.
Eccola quella di amarene, ma che si differenzia ben poco dalle altre....

Ingredienti:
1 kg di amarene o maraschine
400 gr di zucchero semolato o di canna o miele
1 mela per ogni kg di amarene pulite e snocciolate

Pulire e snocciolare le amarene, metterle in una casseruola antiaderente e porle sul fuoco basso fino a ebollizione.





Togliere il torsolo e i semi dalla mela, tagliarla a pezzettini e metterla sul fuoco in una casseruola antiaderente a fuoco basso. Se necessario aggiungere un pò d'acqua.

Quando la mela comincia a sciogliersi, toglierla dal fuoco, ridurla in poltiglia passandola nel mixer ed aggiungerla alle amarene che nel frattempo staranno già bollendo.

La mela è un addensante naturale, per chi non vuole utilizzare il fruttapec.

Aggiungere anche lo zucchero e lasciare bollire il tutto per almeno 4 ore mescolando ogni tanto per evitare che il composto si attacchi al fondo della casseruola.

Assaggiare il composto ed aggiustare di zucchero se necessario, essendo le amarene acidule.

Quando anche le amarene saranno ridotte in pezzetti ed il liquido si sarà addensato, si potrà passare ad invasare la marmellata.

Per chi non ama la marmellata a pezzi, questo è il momento per sminuzzarla con il minipimer.

I vasetti vanno riempiti mentre la marmellata è ancora sul fuoco, chiusi con la capsula e messi a testa in giù per 5 minuti, poi vanno girati di nuovo e lasciati raffreddare a testa in sù.

In casa mia, si recuperano i vasetti delle conserve consumate durante l'anno, che ovviamente sono lavati e sterilizzati accuratamente per evitare che conservino l'odore di quello che contenevano in origine, sempre che la capsula sia in ottimo stato.

Dopo qualche minuto si comincerà a sentire un toc, che significa che il vasetto è chiuso ermeticamente.

Una volta raffreddati a dovere, pulire i vasetti con uno straccio umido, etichettarli e riporli in cantina o comunque in luogo fresco.
Eccoli qui i miei vasetti di marmellata di amarene.... ce ne sono due anche di marmellata di albicocche che ha fatto mia madre.
La marmellata di amarene è ottima anche come accompagnamento a formaggi a pasta morbida.
Provare per credere...
Buon appetito!
Ciao .....
Marylena

Commenti

silvia ha detto…
La tua marmellata deve essere una vera delizia! Anch'io ho sempre guardato la mamma quando la preparava e quest'anno ho voluto provare... Con la prima di fragole, la seconda di pesche. Adesso potrei provare la tua...
grazie per la ricetta!
Ciao
Silvia

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